domenica 2 ottobre 2016

Patty ha lasciato il cuore a Playa del Carmen.

La mia storia è lunga ma cercherò di essere breve e coincisa.


Nel 1997 con la mia famiglia andammo in vacanza nella Riviera Maya esattamente a Playa del Carmen. L'anno successivo ci trasferimmo definitivamente.


Nel 1998 Playa del Carmen era un piccolo pueblo, pochi italiani e uniti, ci rendemmo conto che stava crescendo e una moltitudine di gente arrivava da ogni lato del mondo per poter iniziare ad investire e lavorare.

Noi ci occupavamo di un centro immersioni chiamato Sealife, era situato in una delle spiagge più belle di Playa, poche persone, spiaggia grandissima, non c'era infrastrutture che potessero rovinare la bellezza di quel luogo, mangrovie da una lato e sabbia di borotalco dall'altra con un mare cristallino che resterà vivo nei miei occhi.

L'arrivo di stranieri con il tempo deturpò completamente ogni cosa.

Stavamo vivendo un cambio che avrebbe peggiorato quell'angolo di paradiso.

Quando una luogo comincia a diventare stretto, i disagi e la criminalità ne fanno da padrona, non è più un luogo magico.

Con gli anni Playa del Carmen ha subito un tragico cambiamento distruggendo flora e fauna per l'ingordigia dei potenti.

La scelta del Messico in quel lontano 1997 fu fatta perchè volevamo cambiare vita e la Riviera Maya offriva il vantaggio di qualità alla vita, per chi avesse voluto investire o lavorare, vivendo con poco e godendo di quanto la natura offrisse.

Il mio rientro nel 2005 per motivi famigliari mi straziò il cuore, perchè una parte di me era rimasta in quel luogo pur che fosse cambiato e non fosse più come un tempo. La modernità e la tecnologia porta un cambiamento che da un lato può servire a crescere e dall'altro a distruggere quanto di più bello possa donare la natura incontaminata.

Il Messico è grande e può offrire molte opportunità a chi vuole portare le sue esperienze di studio e di lavoro o di investimento.

La cosa essenziale è integrarsi dimenticare la cultura italiana e accettare la nuova.



Noi italiani siamo creativi fantasiosi gran lavoratori, ma spesso in questi ultimi decenni siamo diventati troppo competitivi e spesso non c'è unione ma tradimento con gli stessi connazionali.


Ricordo i racconti dei miei nonni, quando gli italiani si trasferivano erano in grado di creare comunità unite e forti, ora le poche comunità sono piccoli gruppi a volte lontane da quelle di un tempo.





Farò ritorno in Messico perchè è la mia casa, non sarà la scelta di Playa del Carmen luogo che ho lasciato con tutti i ricordi del passato, ma sarà un luogo,  dove potrò e avrò tempo di vivere gli ultimi anni che mi restano, se il fato lo vorrà, scrivendo, leggendo e amando nuovamente quel popolo indio dove i veri valori dell'uomo sono conservati e ti rendono felici ogni volta che arriva un'alba e un tramonto.


un saluto cordiale Patty
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